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IL SISTEMA ANAEROBICO LATTACIDO

Grazie agli articoli precedenti abbiamo scoperto in che modo si comporta il nostro organismo quando la richiesta energetica riguarda uno sforzo fisico prolungato (da 2 a >50 minuti) o uno sforzo fisico molto breve che si esaurisce in tempi brevissimi (6-15 secondi). Con l’articolo di oggi rispondiamo alle domande:

· Cosa succede quando la richiesta energetica deve soddisfare uno sforzo fisico che deve perdurare tra 15-90 secondi?

· Cosa succede quando vengono esaurite le scorte immediatamente disponibili ma non è ancora in moto la produzione di energia tramite il sistema ossidativo?

 

Come abbiamo sottolineato già nel primo articolo, tutti e tre i sistemi energetici non agiscono mai esclusivamente in solitaria man mano che viene richiesta energia, ma si attivano e agiscono quasi in contemporanea a seconda dei substrati energetici disponibili, di quelli già esauriti e di quelli nuovamente disponibili grazie a particolari processi che avvengono anche contemporaneamente allo svolgimento dello sforzo fisico.


Se dovessimo dare un limite temporale in cui l’energia è prettamente fornita dal sistema anaerobico lattacido, potremmo affermare che si stabilisce nell’intervallo pari a 15-90 secondi di attività fisica. Questo dato ci permette di intuire un’informazione chiara e interessante, cioè che il sistema glicolitico si attiva una volta esaurite le scorte di energia del sistema anaerobico che ha garantito lo sforzo fisico nei primissimi secondi.


Prima di andare nello specifico, facciamo un ripasso di ciò che è stato esposto anche negli articoli precedenti: nei sistemi biologici la molecola energetica per eccellenza è l’ATP (adenosintrifosfato). L’ATP costituisce una fonte di energia potenzialmente “veloce” grazie alla possibilità di rompere un legame chimico, liberando un gruppo fosfato e dando origine a una molecola di ADP. Questa energia, nelle cellule muscolari è utilizzata per la contrazione muscolare.

Con il sistema ATP-PCr le scorte di fosfocreatina e ATP si esauriscono in pochi secondi (<15), quindi come viene garantita l’attività fisica che dura 15-90 secondi? Che meccanismi si attivano?


La molecola protagonista di questo sistema è il Glucosio, si tratta di uno zucchero che rappresenta il 99% di tutti gli zuccheri che circolano nel sangue; il glucosio ematico proviene dalla digestione dei carboidrati e dalla scissione del glicogeno epatico. Il glicogeno, infatti, viene sintetizzato dal glucosio e immagazzinato nel fegato o nel muscolo in attesa di essere utilizzato per produrre energia!


Il processo che si mette in moto viene chiamato glicolisi (scissione del glucosio), attraverso il quale glucosio o glicogeno sono scissi e trasformati in acido piruvico. Dato che questo processo avviene in assenza di Ossigeno (anaerobico lattacido), l’acido piruvico viene convertito in acido lattico, il quale inizia ad accumularsi per poi essere smaltito man mano che viene attivato il sistema ossidativo o aerobico.

Ecco spiegata l’etimologia del nome di questo sistema energetico e il perché viene prodotto acido lattico man mano che lo sforzo fisico viene prolungato.






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